Amici Della Bici Campobasso
Associazione sportiva dilettantistica
Contrada Sterparo N°3 Baranello (CB)
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Associazione sportiva dilettantistica
Da quando Amici della Bici CB A. Giovinale 1894 è stata fondata nel Gennaio 2018, la sua aspirazione è sempre stata quella di promuovere e incoraggiare la pratica del ciclismo.
Non importa che tu sia al tuo primo allenamento o che vuoi raggiungere obbiettivi importanti.
Con Amici della Bici CB troverai un gruppo di amici che condivide la passione per la bici e ti aiuteranno ad ottenere ciò che desideri, dalla semplice uscita in compagnia alla partecipazione alle più prestigiose competizioni.
Antonio Giovinale nasce nel 1894 a Baranello, piccolo paese, vicino Campobasso, con circa 2600 abitanti, situato a 610 metri sul livello del mare, in cima ad una collina che domina la valle del fiume Biferno.
Antonio è un contadino, la leggenda narra che un giorno di maggio, tra gli anni 1922 e 1925, Antonio sia nel suo campo a zappare quando in lontananza vede una nuvola bianca sollevarsi, Antonio lascia la zappa e corre a vedere cosa stia accadendo, stava passando il Giro d'Italia.
Antonio Giovinale rimane affascinato da quella visione e decide di correre in bicicletta.
Antonio aveva ormai trent'anni, naturalmente fu oggetto di scherni e derisione per la sua decisione, ma lui aveva un grande sogno nel cuore, e così decise di partecipare al Giro.
Antonio era abituato alla fatica, essendo un contadino passava le giornate nei campi, aveva un fisico erculeo, e nonostante una sordità quasi totale e innumerevoli sacrifici, nel 1927 si reca a Milano e parte insieme agli altri 266 concorrenti per il Giro d'Italia, con il pettorale numero 226 sulla schiena.
Antonio pur non essendo un professionista aveva delle incredibili qualità, soprattutto in salita, persino Alfredo Binda lo soprannomina il mostro delle salite.
Nell’edizione del 1927, il Giro D’Italia fa tappa proprio a Campobasso dove vinse Binda.
Antonio arrivò staccato dai primi, ma fu lui il più acclamato dalla folla che lo porta in trionfo per le strade principali di Campobasso e fu successivamente premiato dal Podestà con un orologio d'oro.
Antonio termina il Giro in 71° posizione e ad oltre 15h da Binda. Un'impresa da non sottovalutare per un semplice contadino, anche perché quell’anno si ritirarono in 186.
Antonio, detto anche il girino-contadino, nonostante in molti gli consiglino di lasciare la bicicletta e tornare a coltivare i campi, continua a perseguire il suo sogno, caricato a mille dall' entusiasmo dei suoi conterranei.
L’anno seguente, a 31 anni, si piazza 41°alla Milano-Sanremo e 118° al "Giro" dove invece si ritira nel 1929, nello stesso anno chiude al 17° posto la "XX Settembre".
Successivamente nei primi anni Trenta si trasferì negli Stati Uniti, e per qualche anno, forte della sua esperienza al "Giro", continuò saltuariamente a gareggiare.
Partecipò alla Sei Giorni di New York poi si trasferì a Cleveland, nell'Ohio, dove morì nel 1976, all'età di 82 anni.
Rimarrà per sempre nell'immaginario collettivo del Giro d'Italia come il girino-contadino.